Ice RIB Challenge 2019

10 luglio

Alle ore 6.20, di buon mattino, mollo gli ormeggi dal Real Club Nautico di Ribadeo alla volta di Camaret-sur-Mer, Francia. Mi aspettano circa 306 miglia. Per la terza volta mi appresto ad attraversare l’insidioso Golfo di Biscaglia, cercando di sfruttare al meglio questa breve finestra di bel tempo.

Ancora una volta il Golfo di Biscaglia “tutto d’un fiato”! Raggiungo Camaret-sur-Mer (Francia) percorrendo 305 miglia nautiche in 13 ore e con un consumo totale di 1000 litri di benzina! Stasera si dorme a bordo, ma prima mi concedo un buon piatto di pasta!

11 luglio

Ho lasciato Camaret-sur-Mer in tarda mattinata, dove non è stato possibile fare carburante. Mi sono così spostato a Brest per poi prendere la rotta verso la Cornovaglia.

Sono arrivato a Newlyn (Inghilterra) alle 16.30 ora locale. 125 miglia nautiche in 4 ore e tre quarti ed un consumo totale di benzina di 414 litri.

Mi fermerò qui un paio di giorni. Il mare non sembra promettere bene.

12 luglio

Oggi consegna del gagliardetto al comandante del porto di Newlyn, Mr. Rob Parsons.

15 luglio

Alle 6.25 ora locale, dopo quattro giorni di sosta forzata in Cornovaglia, io e il mio Nautilus Explorer molliamo gli ormeggi alla volta dell’Irlanda.

Dopo 8 ore e 20 minuti circa di navigazione, eccomi a Dun Laoghaire (Dublino). 213 miglia nautiche percorse con un mare sorprendentemente calmo e accogliente. Solo un po’ di vento nel tratto finale. Velocità media di crociera 25.46 nodi (kts) ed un consumo complessivo (per entrambi i motori) di 3.10 litri/miglio.

Ad accogliermi in porto il Dr. Donato Scioscioli, che mi ha portato il saluto dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino, ed il giornalista Concetto La Malfa, editore di italvideonewstv.net, rivista italiana online in Irlanda. (Per vedere il servizio realizzato: http://italvideonewstv.net/?cn-reloaded=1 )

17 luglio

Oggi giornata di appuntamenti. Alle ore 10.00 incontro con il dealer irlandese di Suzuki GB, Ian O’Mara. Alle 11.00 rifornimento di carburante per avere autonomia sino in Scozia. Nel pomeriggio alle 16.00 incontro con Ambarish Keenan, rappresentante irlandese della Peace Run.

18 luglio

Ore 15.00 ora locale, eccomi a Belfast, Irlanda del Nord. 4 ore e 40 di navigazione e 109 miglia nautiche percorse con un consumo totale di 350 litri di benzina. Questo a Belfast è stato decisamente uno degli ingressi più difficoltosi mai fatti: numerose secche e tanti groppi di brutto tempo.

19 luglio

Lascio il porto di Belfast intorno alle ore 8.15 del mattino, giusto il tempo di fare un prelievo di campione d’acqua per il CNR e do inizio alla mia navigazione verso la Scozia. So già che non sarà una passeggiata: un importante vento da nord che affronto di prua renderà impegnativa la traversata. Tuttavia raggiungo il piccolo porto di Lochboisdale nel tardo pomeriggio, come preventivato.

Ma quello che non mi aspettavo è stata invece la calorosissima accoglienza riservatami. Il comandante del porto mi attendeva entusiasta e mi ha accolto con tanto di giornalisti e suonatore di cornamusa.

21 luglio

A un mese esatto dalla partenza da Palermo, questi i primi dati parziali riepilogativi di quanto già realizzato:

Totale ore di navigazione 130

Miglia percorse 2600

Tappe fatte 10

Consumo complessivo di carburante 8248 litri

Consumo medio complessivo litro/miglio 3,17

Velocità media di crociera 20 nodi

24 luglio

Con non poca fatica, ma con il preziosissimo aiuto del comandante del porto di Lochboisdale, oggi pomeriggio siamo riusciti a fare il carico di benzina necessario per arrivare alle Isole Faroe. In serata deciderò se mollare gli ormeggi domani o attendere ancora qualche giorno. Il meteo ed il mare non promettono proprio bene.. attendiamo!

26 luglio

Il forte vento da Nord non sembra volersi arrestare.. e così approfitto della lunga sosta per rubare qualche scatto a questi splendidi paesaggi scozzesi e condividerli con voi.

27 luglio

Alle 6.15 ora locale, dopo una settimana di sosta forzata, mollo finalmente gli ormeggi e saluto l’accogliente porto scozzese di Lochboisdale. Mi aspettano circa 300 miglia per raggiungere Torshavn.

Con l’arrivo alle Isole Faroe può dirsi ufficialmente iniziata la fase “challenge” di questa affascinante impresa. Intanto il freddo si fa sempre più tagliente.

3 agosto

Di buon mattino, grazie all’aiuto dello staff dello Snarfari Marina, abbiamo portato a terra il Nautilus Explorer per la necessaria pulizia della carena e per un controllo ai due fuoribordo (livello olio, condizioni dei filtri, ecc.). Il team di Suzuki Islanda, nonostante le ferie, ha gentilmente provveduto a farmi recapitare un pacco con il kit necessario.

Terminate nel pomeriggio queste operazioni, ho fatto il carico di carburante necessario per raggiungere la Groenlandia. C’è una buona finestra di bel tempo e voglio sfruttarla. Intendo lasciare Reykjavik già domani pomeriggio.

Intanto in serata godo della compagnia degli affettuosi ragazzi del team islandese della Peace Run.

4 agosto

E’ deciso. Si parte. Non intendo perdere questa ottima finestra di bel tempo. Termino i preparativi in giornata e intorno alle sei del pomeriggio mollo gli ormeggi dallo Snarfari Marina per affrontare una delle tratte che avevo tanto sognato: lo stretto di Danimarca, le acque oceaniche a ridosso del Circolo Polare Artico che separano l’Islanda dalla Groenlandia. Mi attendono circa 415 miglia nautiche per raggiungere Tasiilaq (Assamalik).

A gran sorpresa non sarò solo. A farmi compagnia un membro della Peace Run che si occuperà di filmare questa affascinante tratta.

5 agosto

Intorno alle 12.40 (ora locale), dopo quasi 24 ore di navigazione e 415 miglia nautiche percorse, raggiungo una delle mete più importanti di questa tanto estrema quanto affascinante avventura: Tasiilaq (nota anche come Assamalik). Primo avamposto groenlandese dove ad attendermi c’è Robert Peroni, importante esploratore italiano che la Groenlandia l’ha attraversata in lungo e largo, diverse volte, a piedi.

Insieme a me, per questa tratta, uno dei rappresentanti islandesi della Peace Run, per supporto videofotografico.  Siamo arrivati stanchi ma emozionatissimi per la bellezza indescrivibile di questi paesaggi! Iceberg compresi!

6 agosto

Imparare a tollerare e ad apprezzare le differenze questa è la vera pace. Essere accolto in questo magnifico paese mi ha fatto sentire davvero un cittadino del mondo. Grande gioia nel mio cuore. Tak Grønland (Grazie Groenlandia).

7 agosto

In mattinata faccio rifornimento, sistemo le ultime cose a bordo e intorno alle 13.30 ora locale, mollo gli ormeggi alla volta di Qaqortoq. Mi aspettano più di 500 miglia nautiche.

8 agosto

516 miglia nautiche, 28 ore di navigazione, 1620 litri di carburante consumato. Stanchezza infinita. Quella da Tasiilaq a Qaqortoq posso dire sia stata ad oggi la traversata più faticosa che abbia mai compiuto. Ho dovuto navigare per parecchie ore in dislocamento, ad una velocità media di crociera di circa 7 nodi, a causa della fitta nebbia e degli innumerevoli frammenti di ghiaccio rilasciati dagli iceberg.

11 agosto

Il mare di Labrador non è ancora navigabile. Le condizioni meteo cambiano troppo repentinamente e non permettono di mollare gli ormeggi. Perciò approfitto di questa lunga sosta per godere della pace sovrana di questi meravigliosi paesaggi groenlandesi.

15 agosto

Brutta avventura di Ferragosto: il Nautilus Explorer è stato visitato dai ladri! I malviventi hanno messo tutto a soqquadro in cabina e anche nei gavoni, sicuramente alla ricerca di soldi (hanno aperto tutti i pacchetti senza toccare il contenuto), in più hanno rotto un piccolo serbatoio del carburante da 30 litri floscio.
Dopo una veloce verifica, ho però appurato che a bordo non manca nulla d’importante… tranne le chiavi di rispetto del gommone conservate dentro la cabina.
A parte il fastidioso e antipatico contrattempo tutto sembra in ordine! Insomma, anche in Groenlandia non si può stare tranquilli!

17 agosto

Finalmente, dopo una lunga sosta di quasi 10 giorni, oggi riesco a mollare gli ormeggi. Non posso attendere una finestra di bel tempo perfetta: nel mare di Labrador le condizioni cambiano repentinamente nell’arco di poche ore. Cerco solamente quelle meno pericolose da affrontare.

Così intorno alle 18.00 ora locale salpo Qaqortoq alla volta di St.Anthony (Terranova e Labrador). Mi attendono circa 650 miglia nautiche in solitaria…

18 agosto

La navigazione procede molto lentamente a causa del pericolo iceberg e del mare mosso. Sono costretto a mantenermi in dislocamento, ad un velocità media di crociera di circa 7 nodi. La navigazione in solitaria è sicuramente molto stancante e faticosa, una vera sfida con se stessi.

19 agosto

Eccomi finalmente in Canada! Tappa molto faticosa: mare mosso, nebbia e iceberg. 44 ore di traversata per 652 miglia nautiche. Ho ufficialmente compiuto non la missione ma la sua tratta più importante e insidiosa. Sono finalmente in America. Adesso mi tocca riposare, devo portare avanti questa importante missione che potrà dirsi conclusa solo con l’arrivo a New York.

21 agosto

Grazie al prezioso aiuto e l’affettuosa disponibilità di Malcom Campbell, harbour master del porto di St.Anthony, siamo riusciti a fare un buon rifornimento di circa 2000 litri di benzina, sì da avere ampia autonomia sino al porto di Sydney (Nuova Scozia).

27 agosto

Finalmente dopo la lunga sosta a St.Anthony, dove sono stato accolto calorosamente e “coccolato”, riesco a mollare gli ormeggi e prendere la rotta verso Sydney (Nova Scotia).

Ho un notevole ritardo sulla tabella di marcia a causa delle condizioni meteomarine notevolmente avverse alla navigazione. So che non potrò navigare per tutte queste miglia, decido dunque per una sosta intermedia a Corner Brook, in attesa che la bassa pressione si sposti e approfittandone per riposare.

240 miglia nautiche  in 9 ore e tre quarti. Miglio dopo miglio… la meta si fa sempre più vicina.

4 settembre

Oggi alle 2.00 ora locale ho finalmente mollato gli ormeggi!!! Navigazione notturna in attesa dell’alba… Ovviamente mare mosso.

6 settembre

Eccomi finalmente a quella che spero essere l’ultima tappa in Canada: Halifax (Nuova Scozia). 240 miglia nautiche in 8 ore e 50 minuti. Ho lasciato Sydney nelle mattinate e ho goduto di una bellissima alba canadese per raggiungere Halifax intorno alle 14.30 ora locale con un mare spettacolare. La quiete prima della tempesta. Ripartirò dopo il passaggio dell’uragano Dorian.

8 settembre

Sono ore di tensione qui in sosta nel porto canadese di Halifax, esattamente presso l’Armdale Yacht Club, il cui staff ha tempestivamente provveduto alla messa in sicurezza di tutte le imbarcazioni per l’arrivo dell’uragano Dorian che già nella notte scorsa non ha tardato a fare sentire i suoi effetti.
Fortunatamente non ci sono stati danni. Dorian ha perso forza, è declassato a ciclone post-tropicale, ma non ha smesso di fare danni: Halifax è blindata, è rimasta senza elettricità per tantissime ore ed è stata abbattuta una gru di un grattacielo in costruzione.
Spero in un miglioramento delle condizioni per le prossime ore. Ormai manca poco al compimento della mia Palermo-New York in gommone.

9 settembre

Finalmente la quiete dopo la tempesta. Ci siamo. E’ giunto il momento di salutare il meraviglioso Canada e prendere rotta verso gli Stati Uniti. La mia meta è sempre più vicina.

10 settembre

Eccomi ufficialmente nelle acque statunitensi. Grande emozione nell’issare la bandiera di cortesia a stelle e strisce. Manca davvero poco. Solo una sosta intermedia e tra qualche giorno potrò raggiungere la Grande Mela.

12 settembre

6.270 miglia nautiche totali, 20 tappe, 330 ore di navigazione, velocità media di crociera 20 nodi (kts).
Questi i numeri con cui chiudo la “traversata delle traversate”! Alle 10.30 ora locale (le 16.30 in Italia) entro ufficialmente nel cuore di New York. Il mio grande sogno si è appena realizzato. Ancora non ci credo. Prima di accostarmi all’Atlantis Marina Yacht & Club Staten Island, un doveroso saluto a Liberty Island ed Ellis Island in onore dei tanti italiani (e siciliani) che prima di me hanno affrontato le insidie dell’Oceano Atlantico per tentare fortuna negli USA.