Ocean RIB Experience 2017

INTRODUZIONE ALLA MISSIONE

Ocean RIB Experience è la spedizione Italia- brasile in gommone progettata da Sergio Davì. E’ anche la storia di un sogno inseguito a lungo (vedi la Atlantic RIB Crossing) e finalmente realizzato.

4300 miglia nautiche da Palermo a Recife in 300 ore di navigazione. Un’esperienza unica, complessa e pericolosa che ha portato il Comandante Davì ad attraversare tre continenti e cinque paesi a bordo di un gommone lungo 10 metri e spinto da due motori Suzuki da 200cv ciascuno.

Con la Ocean Rib Experience si conclude il sogno atlantico del Comandante Davì, raccontato nel suo ultimo libro “Io, il mare e il mio Sogno Atlantico“.

Rotta: Palermo – Recife
Itinerario: Italia, Spagna, Marocco, Isole Canarie, Capo Verde, Brasile
Partenza: 29 Aprile 2017
Arrivo: 17 Giugno 2017
Crew: 2
RIB: Master 966 magnum 9.96m
Motori: 2xSuzuki DF200 AP 4T
Miglia nautiche totali: 4301,3
Ore di navigazione: 302h 45m
Giorni di navigazione: 52
Consumo totale benzina: 9.616 litri

Diario di bordo della missione

29 aprile 2017
Lasciamo gli ormeggi dal Marina Arenella e iniziamo questa avventura sotto gli sguardi delle persone che sono venute a salutarci e a darci ancora il loro sostegno. Carichi di entusiasmo e di tensione ci dirigiamo verso Calasetta in Sardegna, prima tappa di questo lungo viaggio.

30 aprile 2017
Arriviamo a Calasetta prima dell’alba, un po’ stanchi dopo una traversata di quasi 16 ore con mare formato e vento forte da Nord. Le condizioni meteo ci hanno costretto alla sosta per quattro giorni e ne abbiamo approfittato per conoscere la bellezza dell’isola e delle persone che la abitano. Il Sindaco ci ha invitati a partecipare alla festa di Sant’Antioco, una festa tradizionale in costume veramente suggestiva.

Maggio 2017

4 maggio 7 maggio 8 maggio 13 maggio 16 maggio 21 maggio 26 maggio 31 maggio

4 maggio

Lasciamo gli ormeggi alla volta di Mallorca. Arriviamo al Marina di Cala d’Or dopo poco meno di 11 ore di navigazione a una media di 24 nodi. Rimaniamo sull’isola quattro giorni e appena possible ripartiamo verso il sud della Spagna.

7 maggio

Dopo 10 ore di navigazione raggiungiamo Cartagena per una sosta tecnica e il mattino successivo salpiamo alla volta del Golfo di Gibilterra.

8 maggio

Arriviamo al Marina Alcaidesa dove ci riforniamo del primo carico importante di carburante approfittando del prezzo molto economico della benzina. Ancora una volta il tempo non ci permette di salpare e siamo costretti ad aspettare cinque giorni le condizioni ottimali per attraversare lo Stretto in sicurezza.

13 maggio

Finalmente attraversiamo lo Stretto di Gibilterra e passiamo dal Mediterraneo all’Oceano Atlantico. Anche se l’ho attraversato già quattro volte è sempre una grande emozione per me. Migliaia di delfini ci fanno compagnia per le quasi nove ore di navigazione che ci portano al piccolo Marina di Mohammedia in Marocco.

16 maggio

Dopo un paio di giorni di riposo ripartiamo alla volta di Agadir. Navighiamo per oltre dodici ore e arriviamo in piena notte dopo una traversata impegantiva a causa di onde lunghe e mare grosso.

21 maggio

E’ il momento di una delle tappe fondamentali di questa avventura, raggiungere Lanzarote. Abbiamo addosso un carico emotivo importante vista la disavventura dell’incendio a bordo occorso durante il primo tentativo di raid transoceanico nel 2015. Questa volta abbiamo raggiunto la destinazione senza problemi e in oltre undici ore di navigazione arriviamo al Marina Rubicondi Lanzarote.

26 maggio

Dopo quattro giorni di sosta ci dirigiamo a Gran Canaria dove è programmato un pit- stop con Suzuki presso il Puerto Deportivo di Pasito Blanco. In questi giorni ci dedichiamo alla messa a terra e pulizia del gommone e ad effettuare un check up completo dei motori. Da quando siamo partiti abbiamo percorso 1770 miglia e il battello è in acqua da più di due mesi. Ci prepariamo al meglio per la prima maxi traversata verso le isole di Capo Verde.

31 maggio

Molliamo gli ormeggi nel pomeriggio e navighiamo ininterrottamente per quasi sessantasette ore con vento costante al giardinetto di dritta e mano mano che ci avviciniamo all’Arcipelago capoverdiano il vento diventa molto forte. Ci accompagnano onde lunghe di oltre tre metri e frangenti in superficie di circa due metri da poppa. Ci alterniamo al timone e riposiamo a turno.

Giugno 2017

3 giugno 5 giugno 11 giugno 13 giugno 16 giugno 17 giugno

3 giugno

Arriviamo a Praia in un piccolo porto di pescatori, stremati cerchiamo un albergo dove finalmente riposarci. L’indomani iniziamo il rifornimento di carburante che grazie al nostro partner locale ci permette di avere un ottima riduzione sul prezzo e di certificare la qualità della benzina imbarcata. Ne approfittiamo anche per visitare l’isola e il coloratissimo mercato locale dove si respira un mix di culture e di linguaggi.

5 giugno

Il grande giorno è arrivato. Dopo aver evaso le formalità d’ingresso e uscita, completato il carico di carburante con la Vivo Energy e trasmessi gli ultimi aggiornamenti a Pierpaolo Bellina (Rivista Il Gommone), alle 18.40 ora locale, ormai buio, molliamo gli ormeggi da Praia per la sfida delle sfide: l’attraversamento dell’Oceano Atlantico. Rotta verso Fernando de Noronha.

Inaspettatamente siamo salutati al porto da tantissima gente. Ad accompagnarci un misto di emozione, adrenalina e paure. Appena fuori dal porto notiamo qualcosa di strano. Il radar segnala la presenza di qualcosa che si muove davanti al porto, precisamente una nave e altre piccole imbarcazioni intorno. Ma nel buio impossibile distinguere. Incuriositi e con molta cautela proviamo ad avvicinarci. Incredibile, un’esercitazione militare proprio all’ingresso del porto! Ci allarghiamo il più possibile e in tutta sicurezza riprendiamo la nostra rotta verso l’Oceano.

11 giugno

Dopo cinque giorni di navigazione arriviamo all’alba a Fernando de Noronha, un paradiso incontaminato a circa 200 miglia dalle coste brasiliane e tutelato dallo Stato del Pernambuco. In cambio di qualche tanica e di serbatoi che a noi non servono più riusciamo a trovare una boa libera per ormeggiare.

Ci prendiamo giusto un paio di giorni per riposarci e per goderci questo paradiso terrestre. La prima tappa importante è stata raggiunta, ma la missione non è ancora finita, dobbiamo raggiungere Recife.

13 giugno

Lasciamo il porto di Sant’Antonio alla volta di Natal. La traversata è abbastanza tormentata, mare grosso con onda da due a tre metri e vento costante oltre i 20 nodi. Arriviamo in piena notte e a causa di un malinteso (si aspettavano uno yacht e non un gommone!) tardiamo un po’ prima di ormeggiare. Finalmente raggiungiamo alcuni amici che ci ospitano per la notte.

16 giugno

Ripartiamo verso Recife e lungo la rotta ci fermiamo a Itamaracà dove incontriamo alcuni esponenti rm Governo del Pernambuco e ci fermiamo una notte ospiti dell’Amministrazione locale.

17 giugno

Con grande emozione percorriamo le ultime 20 miglia che ci separano da Recife, meta finale della nostra missione. All’arrivo al Cabanga Iate Clube veniamo accolti calorosamente dal console italiano Gabor de Zagon e dalle alte rappresentanze della Carbone & Vicenzi Consulting della Camera di Commercio italo- brasiliana che organizzano in nostro onore un party per festeggiare la riuscita dell’impresa.

Con il cuore colmo di gioia si conclude così il mio sogno atlantico, un sogno inseguito per anni e finalmente divenuto realtà.

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